31 marzo 2012

Colombine Pasquali inserite

Ecco, ho inserito nella pagina "Templates" i files delle colombine di Pasqua.

Come al solito nella cartella compressa che scaricherete troverete le versioni per SCAL, MTC, SVG, un JPG e un PDF scalabile.

Spero vi sia utile!

30 marzo 2012

Anticipo di Pasqua

Oggi vorrei mostrarvi un'anteprima del lavoretto di Pasqua che ho intenzione di mettere in cantiere per soddisfare le insane voglie di coccole dei colleghi (son tutti adulti, quindi hanno avuto molto tempo a disposizione per esercitarsi e fare esperienza in fatto di capricci...)

Si tratta dei soliti ovetti ripieni di Nutella che sono sempre stati apprezzati: non è che mi posso svenare con un uovo di marca e di taglia extra-large, dato che i colleghi sono una trentina e che qualcuno con la scusa dei figli si accatta due o tre confezioni ogni volta!

Intendiamoci, mi fa sempre piacere che i miei lavoretti, così come il loro contenuto, siano graditi, ma - siore e siori, per chi non se ne fosse ancora accorto - lo stato di crisi economica nazionale è ormai ufficiale.

In ogni modo, per non lasciare l'ovetto scoperto inserirò la colombina, attrezzata dell'immancabile ramo d'ulivo che ora come ora non ho ancora tagliato, in un sacchettino di cellophane per alimenti, con un topper per chiuderlo.

Volendo, si può tagliare anche a mano, se i pezzi sono pochi, ma se superano la decina è un progetto che consiglio a chi ha un plotter da taglio a disposizione... ormai tra CraftRobo/Silhouette, Cricut, Black Cat, Pazzles e compagnia, anche qui in Italia cominciamo ad essere un bel po'.

A qualcuno può servire il template? Naturalmente come sempre il disegno può essere ingrandito o ridotto per adattarlo a uova più grandi e più piccole (quelle che uso io sono di taglia media). Per questa misura da un cartoncino colorato 30x30 cm si ricavano cinque basi, e da un bianco 30x30 cm dodici davantini (sufficienti per sei colombe decorate avanti e dietro, o dodici con un solo davantino).

Fateme sapé!

21 marzo 2012

Dolci e dolci

Scusate se ultimamente sto inondando questo blog di miei esperimenti mangerecci, ma dato che non ho tanto tempo da dedicare all'hobby principale mi consolo con i dolci. 

Anche perché sono appena uscita dalla dieta, ed ho insane voglie di zuccheri e farine. Veramente strano, non trovate?

Partiamo da questi piccoli "cactus": il mio primo pronipotino compirà un anno domani, e dato che ho avuto modo di vederlo sabato scorso ho deciso di fare dei dolcetti carini per l'occasione.

Ho pensato allora di fare dei cake pops al cioccolato (eh, però...), coperti di cioccolato fondente (ma va?), con sopra codetta di cioccolato (pure?!?) e un fiorellino di pasta di zucchero (ehm... colpa della dieta). Mi avanzava ancora della pasta di zucchero azzurra dalle decorazioni dei cupcakes di Natale, e dato che l'avevo chiusa molto bene era ancora perfetta!

Per il centro dei fiori mi sono fatta una minuscola sac-à-poche con la carta forno e ci ho messo un misto di succo di limone e zucchero a velo. Una goccia al centro di ogni fiorellino e poi via di palline di zucchero colorate.

Queste invece sono mini apple pies, fatte con una piastra elettrica comodissima, che penso di usare in futuro anche per piccole quiches salate.

La "crosta" è in pasta brisée, il ripieno invece è fatto con mele tagliate a fettine sottili, zucchero di canna, cannella, un cucchiaio abbondante di farina e succo di limone.

Erano proprio buone... magari domani mi faccio il bis. 

Il prossimo post dovrebbe finalmente tornare in ambito crafting, con un progettino per Pasqua. Ci sto pensando...



07 marzo 2012

8 marzo 2012


E' di nuovo l'8 marzo e ancora, ogni giorno, leggiamo storie di donne minacciate, malmenate e uccise perché osano tentare di riprendersi la loro vita, o cercano di proteggere dalla violenza subita ed assistita i loro figli.

Non stiamo parlando di uno stato del terzo mondo, ma della "civile" Italia.

Dove diventare mamma significa spesso diventare all'istante anche una disoccupata.

Dove trovare un asilo che tenga tuo figlio senza ingoiare ogni mese metà del tuo stipendio è solo una speranza.

Dove una donna che prende lo stesso stipendio di un uomo a parità di lavoro è un fenomeno talmente raro da essere oggetto di  studio da parte di esimi scienziati.

Dove ancora oggi, se ti violentano, c'è sempre qualcuno che dice che te la sei cercata, forse perché portavi la minigonna, forse perché camminando muovevi troppo le anche. Ci sarà perfino chi avrà il barbaro coraggio di dire che magari ti è pure piaciuto. 

Dove subisci, dal giorno in cui nasci, un sottile, strisciante e pesante condizionamento che ti vuole convincere che certi lavori toccano a te mentre altre cose sono fuori dalla tua portata, e che se non hai un uomo al tuo fianco sei vuota, fallita ed inutile.

Dove, se un uomo non ce l'hai, non pensano mai che tu non l'hai cercato, ma sempre e solo che nessuno ti ha voluta.

Complessivamente, un'atmosfera viziata, inquinata e ammorbante in cui vivere.

Per fortuna gli uomini non sono tutti così: io ho avuto una fortuna sfacciata nella lotteria dell'amore e conosco molti uomini rispettosi, aperti, disposti a mettersi in gioco ed a misurarsi con una donna alla pari. 

In ogni caso noi donne dobbiamo tenerci la mano, preoccuparci le une delle altre, ascoltarci e sostenerci tra noi ogni giorno.

Dobbiamo ricordarci a vicenda che il nostro contributo alla vita, alla famiglia, alla società, allo Stato, all'economia, ad uno sviluppo etico e sostenibile è semplicemente incalcolabile. 

Che sulle nostre spalle gravano compiti spesso doppi, qualche volta tripli, che noi comunque riusciamo a sopportare anche se a costo di sacrifici e fatica. 

E' di nuovo l'8 marzo: approfittiamone per celebrare noi stesse, la nostra forza, il nostro coraggio, la nostra resistenza, la nostra capacità di adattamento, la nostra flessibilità. Domani, almeno domani, guardiamo negli occhi le nostre amiche, le nostre colleghe, le tante donne che condividono la nostra vita, e sorridiamo.

Perché nonostante tutto ce l'abbiamo fatta. Ce la facciamo sempre. E continueremo a farcela.

Siamo velluto fuori e acciaio dentro.

Vi voglio bene

Dani


P.S.: cioccolatini per le colleghe...